La Grande Pigrizia

La Grande Bellezza vince l’Oscar e 24 ore dopo inizia il Grande Fratello. C’è ancora qualcuno convinto che Dio sia un vecchio con la barba che non conosca l’umorismo?
La cosa più interessante del film di Sorrentino è stata, senza ombra di dubbio, la sua capacità di trasformare persone in critici cinematografici. Ho visto gente scrivere di “fotografia, angolazioni, effetti luce” quando, so per certo, sono cresciuti a pane e 3 Metri Sopra il Cielo.
Io ne ho visto metà. E vi spiego il perchè:
Un saggio una volta diceva “Non mi piace perchè non lo conosco” e io, di mezzi per poter giudicare se un film è da Oscar o meno, non ne ho. Però posso dire la mia su un’altra cosa, a mio parere molto importante.
Il popolo italiano, in particolare quello meridionale, più in particolare ancora quello campano, è un popolo che fa ridere. In che senso?
Ho sempre pensato che siamo gente comica. Vediamo la vita con comicità e di conseguenza la viviamo con ironia, inconsapevoli di noi stessi. A volte capita pure di accorgercene, e mica diventiamo seri tutto d’un tratto. No, l’ironia diventa autoironia, perchè non possiamo fare a meno di quella parte di noi stessi che ha sempre saputo che questa vita, come la giri giri, fa ridere.
Non siamo fatti per i drammi dei filosofi, non sappiamo nè vogliamo sforzarci di capire l’immagine di una Roma che decade, il sociale, la psiche umana e se proviamo a capirci qualcosa, pure mettendoci d’impegno, finiamo nella migliore delle ipotesi come in Così parlò Bellavista. Che l’Oscar non l’ha vinto, ma dalle mie parti lo conoscono tutti e un perchè ci sarà.
Non siamo fatti per le cose complicate. Al velo della satira preferiamo l’impatto della comicità, alla lentezza della ragione sostituiamo l’immediatezza degli impulsi e quello che non comprendiamo subito lo etichettiamo. In sostanza, siamo un popolo felicemente e autoironicamente pigro.
Detto questo, La Grande Bellezza non l’ho visto perchè martedì scorso, quando Mediaset ha raggiunto circa 8 milioni di telespettatori nei 24 minuti complessivi di pubblicità che ha spezzettato il film (che significa guadagnare tanti soldini), io non avevo voglia di applicarmi. Tutto qua 😀
Onore a Sorrentino, comunque, che era talmente sicuro di vincere che il discorso per la premiazione se l’è preparato su Google Traduttore. (felicemente e autoironicamente pigro, no? :P)
 
 

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